Bono celebra uno storico investimento multilaterale sulla salute globale
Si prevede che i finanziamenti al Fondo Globale per la lotta contro AIDS, tubercolosi e malaria salveranno altre 8 milioni di vite.
MONTREAL — I grandi della terra si sono riuniti questo fine settimana per prendersi il più grande impegno multilaterale della storia per un progetto sulla salute globale, raccogliendo una cifra di quasi 13 miliardi di dollari per il Fondo Globale per la lotta contro AIDS, tubercolosi e malaria. Il Fondo Globale è un partenariato pubblico-privato che investe strategicamente in programmi per eradicare queste tre epidemie ed ha salvato fino ad ora 20 milioni di vite.
Bono, cantante degli U2 e co-fondatore di The ONE Campaign e (RED), ha dichiarato:
“In un’epoca di bilanci sotto pressione e crescente isolazionismo in alcuni ambienti, i leader mondiali si sono riuniti per fare il singolo più grande investimento multilaterale nella storia umana in un progetto di salute globale. Possiamo mettere al tappeto tre dei maggiori assassini del nostro tempo e il successo di oggi lo renderà possibile. C’è certamente più lavoro da fare e dobbiamo continuare a portarlo avanti, ma oggi è un bel giorno”.
Diane Sheard, Direttrice Esecutiva per l’Europa di ONE, ha detto:
“A nome dei milioni di persone che fanno affidamento sul Fondo Globale, ci congratuliamo con l’Italia per l’ambizioso impegno di oggi pari a 140 milioni di euro. Il mondo è in un momento critico nella lotta contro l’AIDS, la tubercolosi e la malaria, e per la prima volta vediamo la possibilità di sconfiggere queste malattie mortali.
“Circa cinquemila giovani donne in Africa sub-sahariana contrarranno l’HIV questa settimana, e tre quarti delle nuove infezioni tra gli adolescenti colpiranno ragazze. Non è una coincidenza – la povertà è sessista. L’annuncio del Ministro Gentiloni che l’Italia aumenterà del 40% l’investimento nel lavoro salvavita che il Fondo Globale porta avanti cementerà il progresso fatto negli ultimi 15 anni e aiuterà il Fondo Globale a salvare altri 8 milioni di vite.
“Il Primo Ministro Renzi è personalmente impegnato nella lotta contro la povertà estrema e la sua promessa di aumentare rapidamente gli aiuti italiani per lo sviluppo, così da diventare il quarto più grande donatore tra i paesi G7, è un forte esempio di questo impegno. La mossa di oggi dell’Italia ha mandato un importante messaggio circa le intenzioni del Primo Ministro nell’ottica della presidenza italiana del G7”.
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Nota per il redattore:
Negli ultimi 15 anni il mondo ha fatto notevoli progressi nella lotta contro queste malattie mortali, in gran parte grazie al Fondo Globale. I decessi per le tre malattie sono diminuiti di più di un terzo nei paesi in cui il Fondo investe. Il sostegno del Fondo Globale – insieme ad altri donatori, il settore privato e gli investimenti effettuati dai paesi stessi – ha salvato 20 milioni di vite fino ad oggi. Si stima che gli impegni assunti in occasione della conferenza di rifinanziamento di questo fine settimana a Montreal possano salvare altre 8 milioni di vite.
Malattie legate all’AIDS sono oggi la principale causa di morte per le donne di età compresa tra i 15 ed i 44 anno, e quasi 17.000 donne di ogni età contraggono ogni settimana il virus HIV. In Africa sub-sahariana, le ragazze hanno il doppio della probabilità di essere infettate dall’HIV dei ragazzi, e 850 giovani donne contraggono il virus ogni giorno. Lo scorso marzo ONE ha pubblicato un rapporto approfondendo come questa ed altre ingiustizie rendano la povertà è sessista.
Chi siamo:
Co-fondata da Bono, ONE è un’organizzazione sostenuta da oltre 7.5 milioni di membri che opera con campagne e attività di sensibilizzazione per combattere la povertà estrema e le malattie prevenibili, soprattutto in Africa. Apolitica, ONE mira a sensibilizzare l’opinione pubblica e a lavorare di concerto con i leader politici per combattere l’AIDS e le malattie prevenibili, aumentare gli investimenti per l’agricoltura e l’alimentazione e chiedere ai governi maggiore trasparenza nei programmi di lotta alla povertà.
Per saperne di più: www.one.org